Da oggi sono un ex, meno male!

Oggi, 15 marzo 2013, si chiude il mio mandato di Senatore della Repubblica e con esso il mio servizio parlamentare. Ma non si apre ancora quello di chi mi dovrebbe sostituire a Palazzo Madama, anche se ci stanno provando.
Fui eletto per la prima volta nel 2006 e riconfermato nel 2008.  Prima ancora ebbi modo di servire l’Italia ed il Trentino al Parlamento Europeo dal 1994 al 2004, con una parentesi di due anni in Consiglio Regionale e Provinciale.
Per un soggetto della società civile è’ stata un’esperienza entusiasmante anche perché varia e di sostanza, soprattutto quella in Europa. Il mandato al Senato sono riuscito a renderlo più utile ed interessante con la delega a rappresentare l’Italia al Consiglio d’Europa, dove sono diventato Presidente della Commissione Immigrazione, rifugiati e persone sfollate.
Conserverò questo incarico fino al giorno in cui il nuovo Parlamento eleggerà i nostri sostituti al Consiglio d’Europa (9 senatori ed altrettanti deputati).
L’argomento, prevedibilmente, non figugerà tra le priorità delle nuove assemblee, visto che difficilmente riusciranno ad eleggere a breve i ruoli e le cariche indispensabili per funzionare, ad incominciare dai Presidenti e dagli uffici di presidenza.
E’ un’appendice gradevole che mi consente di prolungare (fino all’estate?) la parte più interessante della mia esperienza di parlamentare nazionale, il mandato di inviato in Europa, lontano dal bailame che sta mortificando la nuova legislatura e l’etica parlamentare.
Conserverò un gradito ricordo del mio servizio in Parlamento ma i toni e le modalità con cui stanno nascendo le due camere mi fanno dire : meno male che ne sono uscito in tempo e spontaneamente per evitare di mettere a repentaglio questo buon ricordo e la mia dignità personale.