HO ELETTO DUE PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA
Leggo le testimonianze di grandi elettori che in passato hanno concorso alla elezione di Presidenti della Repubblica e anch’io desidero portare la mia, visto che ne ho eletti ben due.
Nel 1999 fui inviato a Roma come grande elettore del Consiglio Regionale e votai per Azeglio Ciampi. Nel 2006, come senatore, votai per Giorgio Napolitano.
In entrambi i casi non ho mai avuto un momento di pentimento perché entrambi hanno ampiamente onorato il mandato , la fiducia e la stima che provavo al momento della scelta.
Ciampi ha avuto il merito, tra l’altro, di rilanciare l’orgoglio nazionale con una grande campagna sull’uso dell’inno nazionale e del tricolore nelle manifestazioni pubbliche, impegno poi raccolto anche da Napolitano.
Come ricordo diretto ho una cerimonia da me organizzata per i parlamentari amici della montagna con il coro Dolomiti di Trento, protagonista di un memorabile concerto al Quirinale.
Giorgio Napolitano godeva della mia stima già dalla prima legislatura al Parlamento Europeo quando eravamo colleghi nella delegazione italiana, anche se in gruppi politici diversi. Il prestigio di Napolitano come uomo capace di avere un’etichetta politica ma di essere superpartes come rappresentante delle istituzioni, emerse nel momento in cui fu eletto presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo e membro della Convenzione che scrisse la Costituzione Europea, oggi contenuta nel trattato di Lisbona.
Se potessi tornare a votare farei di tutto per congelare Napolitano nel suo ruolo perché è l’unico oggi degno di fiducia per aiutare l’Italia ad uscire dalla crisi. Nessuno degli altri candidati ipotizzati presenta queste garanzie.